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Lo zafferano di Antonio Sotos si coltiva unicamente nella regione di Castilla la Mancha nella zona di Albacete, Toledo. Il processo produttivo è ancora tradizionale, con raccolta manuale dei fiori e successiva separazione degli stimmi, mentre l’essicazione si realizza sopra filtri a setaccio di seta.
La storia
Situata nella regione di La Mancha, oggi l'azienda Antonio Sotos è guidata dalla quarta generazione di una famiglia con oltre 100 anni di esperienza nel settore dello zafferano. Fondata nel 1912, ha presto concentrato la sua attività all'estero, essendo una delle aziende pioniere nel commercio estero dello zafferano. La produzione e la supervisione dei prodotti avviene secondo le più severe regole di qualità e controllo. La missione aziendale è incoraggiare l'uso dello zafferano in tutto il mondo promuovendo i pistilli di zafferano offrendo ai clienti la migliore qualità adatta alle esigenze.
La materia prima
Per Antonio Sotos è importante conoscere l'origine precisa della materia prima, così come per il cliente è importante conoscere la storia dello zafferano che sta acquistando. La pianta di zafferano non ha bisogno di troppa acqua, anche se durante la primavera e l'autunno la pianta ha bisogno di maggiore umidità: in primavera per favorire la formazione dei bulbi e all'inizio dell'autunno per favorire la fioritura. Il periodo di raccolta è a fine ottobre, inizio novembre. Bisogna evitare una lunga esposizione alla luce, altrimenti il fiore appassisce e i pistilli perdono colore e aroma. Successivamente, i pistilli vengono staccati dal resto del fiore. Questo lavoro fatto a mano è la parte più delicata dell'intero processo.